Mihajlovic, a Bormio le punizioni ai portieri le batte lui

Durante l’allenamento pomeridiano il tecnico ha impegnato Sirigu e compagni sui calci piazzati: il suo sinistro è ancora caldo

nostro inviato a Bormio – Se c’è un aspetto del Sinisa Mihajlovic calciatore che tutti ricordano, questo è sicuramente la sua grande abilità nel calciare le punizioni. Sono ben 28 i gol messi a segno in serie A dall’ex difensore da calcio piazzato diretto, tre dei quali addirittura nella stessa partita, Lazio-Sampdoria del 1998: un record, questo, che detiene insieme a Beppe Signori. Se tra gli anni ’90 e gli anni 2000 erano i vari Bucci, Pagliuca, Peruzzi e Antonioli a doversela vedere con le conclusioni di Mihajlovic, questo pomeriggio a tentare di opporsi alle punizioni del tecnico granata sono stati Sirigu, Milinkovic-Savic, Zaccagno e Ichazo.

Mentre Belotti e gli altri giocatori di allenamento erano al lavoro con il preparatore atletico, Mihajlovic ha prima osservato Di Sarno (l’allenatore dei portieri) calciare le punizioni ai quattro estremi difensori, poi si è cimentato in prima persona in quella che fino a pochi anni fa era la sua specialità. Né per l’esperto Sirigu, né per i più giovani Milinkovic-Savic, Zaccagno e Ichazo è stato facile evitare che il pallone finisse in fondo alla rete. Sono passati undici anni da quando Mihajlovic ha appeso gli scarpini al chiodo, ma il sinistro sembra essere ancora quello di una volta.